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2022, un anno da ricordare

Ci piace sempre alla fine dell’anno fermarci per tirare le somme di quello che è stato, perché spesso nel turbinio quotidiano risultati e traguardi raggiunti possono sfuggire alla vista.

Ma non solo, vogliamo fermarci anche per ricordare tutti coloro ai quali dire grazie per quello che siamo riusciti a fare insieme: partner di progetto che con il loro lavoro instancabile ci hanno permesso di arrivare direttamente a chi ha più bisogno e donatori, quest’anno più di 500, che hanno creduto insieme a noi nella possibilità di cambiare il mondo una donna alla volta.

Eccoci allora a raccontarvi brevemente ma con il cuore ciò che è accaduto nel 2022 di Fondazione Marcegaglia, un anno da ricordare!

In Rwanda le attività sono diventate davvero tante, ben 20 suddivise nei due programmi di Lotta alla povertà e di Protezione dell’Infanzia. Quest’anno inoltre la Fondazione ha aderito in via sperimentale al programma Zamuka, che mette al centro l’intero nucleo famigliare, che viene seguito con diversi “pacchetti” di aiuti con l’obiettivo di uscire in modo definitivo dalla situazione di povertà. Grazie a tutti questi interventi la Fondazione ha supportato 1724 bambini, 287 giovani e 533 famiglie nel distretto di Bugesera. Il lavoro dello staff locale, composto ormai da 13 persone e guidato da Desiré, è stato eccezionale e fondamentale per la buona riuscita dei progetti.

I progetti in Italia sono stati tanti e hanno messo come sempre al centro la formazione e il sostegno a giovani e donne. I progetti Motivo donna, Selmi per la sostenibilità, Resilio, Protocollo Zeus e i due principali progetti legati ai Centri Antiviolenza hanno sostenuto più di 500 persone.

Nel 2022 la Fondazione è rimasta a fianco dei Centri Antiviolenza di Mantova e Carrara per arrivare, tramite il loro costante e prezioso lavoro sul campo, alle donne che si trovano vittime di violenza e hanno bisogno di aiuto. A Mantova 250 chiamate di aiuto, 64 donne incontrate, 32 donne e 23 bambini accolti nei rifugi, attivati servizi di mediazione culturale, di sostegno psicologico e legale e il laboratorio e Shop sartoriale Drittofilo nel quale lavorano ormai 12 donne.

A Carrara il progetto DAFNE per l’empowerment delle donne vittime di violenza ha visto un potenziamento delle attività di olivocoltura e di apicoltura con l’inserimento lavorativo di 10 donne e un rafforzamento del network tra servizi pubblici e privati e imprese del territorio per supportare l’integrazione lavorativa delle donne in condizioni di fragilità. Sempre a Carrara è stata particolarmente significativa l’attività di formazione per le operatrici del Centro Antiviolenza che si è aperta anche ai centri di Salerno e Reggio Calabria e al Centro PUR (Progetto Uomini Responsabili) in un’ottica di confronto e integrazione dei vari servizi.

Il 2022 però è stato anche l’anno della guerra in Ucraina, una tragedia che purtroppo continua anche in questi giorni con conseguenze disastrose per la popolazione e soprattutto i più fragili. Come Fondazione abbiamo risposto all’appello di partner sul territorio e in Italia per dare un contributo prima nell’emergenza e poi nell’accoglienza. Insieme a Punto Missione Onlus abbiamo sostenuto i rifugiati in transito per la Romania con cibo, medicine e trasporti e supportato coloro che hanno deciso di fermarsi per tempi più lunghi. Grazie a vari progetti in Italia, tra Mantova e Brescia, diversi nuclei famigliari sono stati accolti e sono stati attivati servizi per l’integrazione linguistica e scolastica di mamme e bambini.

Ciò che è stato fatto rappresenta senz’altro una goccia nell’oceano, ma durante quest’anno abbiamo avuto tante testimonianze di quanto questa goccia cominci ad operare il cambiamento che desideriamo vedere nella nostra società. Perciò continuiamo su questa strada con tante cose ancora da fare per i progetti in corso e nuovi progetti in cantiere, contando sempre sui nostri preziosi sostenitori.

Grazie!