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In Rwanda per l’anniversario della liberazione

PROGETTI IN NUOVI SETTORI

Quest’anno la missione estiva in Rwanda si è svolta proprio in concomitanza della festa di liberazione del 4 luglio, giorno che ha segnato la fine del genocidio nel paese. Chiara Alluisini, insieme alla presidente della Fondazione Carolina Toso Marcegaglia hanno preso parte ai festeggiamenti che sono stati l’occasione per l’avvio dei progetti in due nuovi settori del distretto: Nyarungenge e Shyara. In quest’area sono state identificate 12 donne per il progetto One Cow e Three Goats e 26 studenti meritevoli per il brogetto borse di studio nel settore della ristorazione e della meccanica.

COSTRUZIONE DEL CENTRO PER L’INFANZIA

La missione è stata un’opportunità soprattutto per monitorare i progetti in corso e in particolare la costruzione dell’ECD il Centro per l’infanzia di Rilima. dove sono state completate, come da accordi, le fondazioni e il sistema di drenaggio. Il contratto di costruzione prevede entro la fine di settembre la realizzazione di 3 classi in cui saranno accolti bambini per fascia di età, la cucina col magazzino, un ufficio e i bagni. La forma a semicerchio mira a facilitare la realizzazione di servizi integrati di salute, alimentazione, stimolazione e apprendimento precoce e servizi di protezione a famiglie attraverso l’utilizzo di spazio giochi all’aperto e di spazi per socializzare e coltivare gli ortaggi con un impatto sostenibile sul territorio. In vista dell’avvio del centro di Rilima, Chiara e Carolina hanno anche visitato la scuola primaria Gasanze nel distretto Gasabo segnalata come modello virtuoso di utilizzo degli spazi, arredi didattici e giochi funzionali al programma educativo.

PROGETTO CHILD PROTECTION

Chiara e Carolina hanno incontrato al Centro di salute di Rilima le 23 mamme del progetto Child Protection, la campagna partita il 15 febbraio per eradicare il problema della malnutrizione infantile. In tutti i 15 centri di salute presenti sul territorio sono stati ricoverati 416 bambini con le loro mamme per essere alimentati correttamente grazie ad una dieta bilanciata (latte, porridge, patate, legumi ). La preparazione degli alimenti viene fatta alla presenza delle mamme che, dopo aver acquisito le competenze per essere autonome nella realizzazione dei pasti, ricevono un pacco alimentare per soddisfare l’alimentazione di una settimana. Inoltre le madri acquisiscono le competenze per coltivare ortaggi e funghi e rientrano a casa con il loro kitchen garden e gli animali da cortile (capre o galline) a loro assegnati per garantire una corretta alimentazione a tutta la famiglia.

INCONTRI CON I BENEFICIARI

La missione è stata l’occasione per incontrare numerosi dei beneficiari. La presidente Carolina ha potuto inaugurare la casa di Caterine, una delle nostre prime beneficiarie del progetto One Cow, che era stata distrutta dalle piogge torrenziali dell’anno scorso e che, grazie al progetto Urgent community support, è stata ricostruita in partnership col Settore di Rilima.

Non poteva mancare anche una visita ai terreni coltivati dalle cooperative che hanno acquistato le 7 pompe di irrigazione grazie al progetto Microcredit, in tutto sono 114 le piccole attività agricole e commerciali avviate a partire dal 2016. Nonostante il periodo di siccità i terreni sono coltivati grazie al pompaggio dell’acqua del lago consentendo di mantenere inalterata la produzione degli ortaggi e di garantire un reddito in modo che il credito sia restituito senza interessi nei tempi concordati.

Chiara e Carolina hanno inoltre incontrato a Kigali le ragazze del progetto TVET & scolarship che si sono aggiudicate la borsa di studio in Management Hospitality all’Akilha Istitute dove conseguiranno il diploma di Hospitality Management a novembre e quelle già diplomate nel mese di maggio all’University of Tourism and Business management UTB di Kigali. A Rilima hanno incontrato anche gli altri ragazzi che stanno concludendo i percorsi di formazione professionale grazie alle borse di studio accogliendo la richiesta di organizzare un Summer camp che si focalizzi su fornire gli strumenti per presentare la richiesta di microcredito, oltre che sul rafforzamento delle competenze della lingua inglese e dell’informatica.

Importante è stato infine il confronto diretto con i nostri referenti locali Desire, Guy, Diana e Prosper e con una delegazione di beneficiari per stilare il programma di azione per il 2020 tenendo in considerazione le esigenze più pressanti all’interno della comunità a livello di istruzione, parità di genere, sviluppo economico e salute.