Il Fondo ROBI ha scelto di sostenere un nuovo progetto di empowerment femminile nella città di Khandwa, nello stato del Madhya Pradesh (India), promosso e gestito dalla St. Gianelli’s Social Service Society, l’organismo che in India coordina le attività sociali della Congregazione delle Figlie di Maria Santissima dell’Orto.
Il Fondo è dedicato alla memoria di Roberta, una donna profondamente sensibile alla condizione femminile, al valore del lavoro e all’importanza dell’indipendenza economica per ogni donna.
Roberta guardava con grande rispetto e affetto all’opera delle Suore Gianelline, apprezzandone lo spirito di servizio, la vicinanza ai più fragili e l’impegno costante per l’emancipazione delle persone più vulnerabili, in particolare delle donne.
Oggi, questo legame si traduce in un gesto concreto di solidarietà: un contributo economico che permetterà di realizzare un progetto che contribuisce a migliorare la vita di 140 donne indiane in situazione di particolare fragilità (donne vedove, madri sole o provenienti da famiglie in gravi difficoltà economiche), offrendo loro strumenti pratici e sostenibili per costruire un futuro migliore.
Un intervento pensato per donne che vogliono ripartire

Il progetto, della durata di 9 mesi, sviluppa due percorsi principali: l’allevamento di capre e la formazione sartoriale, presso il Navjeevan Children’s Home di Khandwa, una struttura gestita dalle Suore Gianelline che, da anni, rappresenta un punto di riferimento per il sostegno alle famiglie in difficoltà.
Khandwa si trova in una delle regioni meno sviluppate dell’India, dove la povertà diffusa, la scarsità di opportunità lavorative e la discriminazione sociale rendono ancora più complessa la condizione delle donne, spesso relegate ai margini della vita economica e sociale.
L’allevamento di capre coinvolgerà 50 donne, ciascuna delle quali riceverà una capretta e parteciperà a un percorso strutturato di formazione sulla cura degli animali, gestione delle risorse ed educazione finanziaria. Un elemento prezioso del progetto è il meccanismo di reciprocità: al primo parto, ogni beneficiaria cederà una capretta nata ad un’altra donna della propria comunità, creando così una catena virtuosa di autosufficienza, solidarietà e sviluppo diffuso, destinata ad ampliarsi nel tempo.
Il corso di sartoria, rivolto a 90 donne, offrirà una formazione pratica delle principali tecniche base di cucito e confezione, con l’obiettivo di trasmettere competenze utili e immediatamente spendibili. Al termine del percorso, le partecipanti saranno in grado di avviare piccole attività autonome di generazione di reddito, come la riparazione di capi d’abbigliamento, la realizzazione di abiti su misura o la produzione artigianale destinata al mercato locale.
Un investimento che semina futuro

Il progetto sarà realizzato grazie a un contributo di 9.275 euro, interamente donato dal Fondo Robi e veicolato tramite la Fondazione Marcegaglia.
In un contesto segnato da povertà, esclusione e mancanza di opportunità, questo intervento si propone come segno tangibile di speranza. È una risposta semplice ma concreta al desiderio di molte donne di riscattare la propria vita, quella dei propri figli e della comunità in cui vivono.
Un piccolo gesto, nato dalla memoria e dalla generosità, che genera un cambiamento duraturo.