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Alborea, polo di formazione e inserimento lavorativo

La cooperativa sociale Alborea si è costituita nel 2016 e opera a Brescia e nei territori limitrofi, in particolare nei comuni di Palazzolo sull’Oglio e Ospitaletto. Nata con l’obiettivo di promuovere l’inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio, la cooperativa si è progressivamente affermata come una realtà dinamica e innovativa nel settore della ristorazione sociale, con un modello che coniuga produzione, cultura e inclusione.

Fin dalla sua costituzione, Alborea si è specializzata nella creazione di opportunità di lavoro per persone in situazioni di fragilità, in particolare nell’ambito dell’esecuzione penale esterna, offrendo opportunità concrete di lavoro e reinserimento a persone detenute in regime di art. 21. Nel tempo, la cooperativa ha aggiunto a questo nucleo iniziale progetti dedicati a donne in uscita da situazioni di violenza, a giovani adulti fragili e a cittadini in condizione di disagio socioeconomico.

La cooperativa gestisce tre attività principali:

  • Cascina Gallo – ristorante sociale situato all’interno del Parco Gallo, il più grande parco urbano di Brescia, che ospita eventi culturali e, al tempo stesso, offre opportunità di inserimento lavorativo a persone detenute o in misura alternativa alla detenzione.
  • Copan – gestione della mensa aziendale della multinazionale, grazie ad un team composto da figure professionali esperte e persone detenute e in condizioni di “fragilità”.
  • Cascina Cattafame – opera come ristorante e servizio di catering, offrendo percorsi di formazione e inserimento lavorativo a giovani adulti tra i 18 e i 21 anni con esperienze di disagio o vulnerabilità alle spalle.

All’inizio del 2025, la cooperativa Alborea ha vinto un bando del Comune di Palazzolo sull’Oglio (BS) che le ha consentito di acquisire la gestione della Casa del Custode di Villa Lanfranchi, dimora storica ristrutturata nel cuore del Parco delle Tre Ville, con un contratto di gestione della durata di 12 anni.

All’interno di questo spazio, Alborea ha progettato la creazione di un bistrot culturale e spazio co-working, destinato a diventare un polo di formazione e inserimento lavorativo per persone con fragilità.

In particolare, il bistrot, denominato “I Giardini di Dafne”, ospiterà percorsi di formazione e lavoro in ambito ristorativo e dell’accoglienza, realizzati in sinergia con i servizi antiviolenza territoriali, a favore di donne in uscita da percorsi di violenza.

Le partecipanti avranno l’opportunità di lavorare in un contesto protetto, dove potranno apprendere competenze professionali, essere riconosciute e diventare protagoniste del proprio percorso di riscatto. Il nome del bistrot richiama l’Associazione Rete di Daphne, partner di Alborea, che gestisce sul territorio di Brescia Ovest quattro sportelli antiviolenza e tre case rifugio.

Nei prossimi tre anni, si prevede che almeno 12 donne vittime di violenza potranno essere formate e inserite all’interno del team de I Giardini di Dafne, contribuendo a rafforzare l’inclusione sociale e lavorativa sul territorio.

Il Bistrot, la cui inaugurazione ufficiale è prevista per il 24 ottobre 2025, sarà gestito da un team composto interamente da donne, tra cui persone con fragilità, e proporrà ai clienti un menù di piatti tipici della tradizione locale.

Inoltre, i fornitori de I Giardini di Dafne saranno selezionati non solo per la qualità dei prodotti, ma anche in base all’allineamento con la visione etica e sostenibile della filiera produttiva, che da sempre caratterizza la cooperativa. La scelta privilegia realtà a conduzione familiare, radicate nel territorio, che rappresentano esempi di empowerment femminile e resilienza sociale.

In linea con questo approccio, la realizzazione delle divise del personale è stata affidata al laboratorio di sartoria sociale Atelier Bebrél, anch’esso sostenuto da Fondazione Marcegaglia, dando vita a una partnership territoriale virtuosa che genera lavoro e opportunità per un’altra realtà impegnata nell’inserimento lavorativo di donne con fragilità.

L’investimento di Fondazione Marcegaglia attraverso il Fondo Restart Italia, pari a 50.000 EUR (restituibili entro 5 anni), sostiene la realizzazione di questo spazio, coprendo l’acquisto delle attrezzature e la realizzazione degli impianti necessari per l’avvio delle attività di ristorazione.