Nel distretto del Bugesera, nella provincia Est del Rwanda, la popolazione locale deve spesso confrontarsi con il problema della siccità e delle conseguenti carestie che mettono a repentaglio la fonte di sussistenza primaria delle famiglie, l’agricoltura, praticata su piccoli appezzamenti di terreno con tecniche tradizionali. In questo contesto i soggetti più vulnerabili sono i bambini e le donne che, rimaste vedove o abbandonate, devono sfamare la propria famiglia e provvedere all’assicurazione sanitaria.
L’idea del progetto “One Cow” è nata dall’iniziativa governativa “Cow program per poor family” pensato per sostenere la fascia più vulnerabile della popolazione promuovendo un’attività economica tradizionale: l’allevamento. Vista la validità di questo programma, nel 2013 Fondazione Marcegaglia ha deciso di metterlo in atto in una delle zone più povere del paese, il distretto di Bugesera e in particolare nel villaggio di Rilima. Grazie ai referenti locali sono state identificate 20 donne vedove e madri di famiglia desiderose di mettersi alla prova in una nuova attività. A ciascuna è stata affidata una mucca gravida e tutto l’occorrente per prendersene cura. Le beneficiarie sono state formate su come tenere l’animale e accompagnate durante i primi mesi. Presto si è esteso il progetto affidando ad altre 50 donne 3 capre ciascuna, animali più semplici da mantenere anche in piccoli terreni di proprietà.
L’effetto positivo del progetto è stato evidente già dopo alcuni mesi: grazie al latte prodotto le donne hanno migliorato l’alimentazione delle loro famiglie e avviato una piccola attività generatrice di reddito per poter pagare l’assicurazione sanitaria, mandare i bambini a scuola e vivere dignitosamente.
Dopo tre anni di attività le beneficiarie sono circa 200 ma continueranno ad aumentare perché i vitellini nati verranno ceduti ad altre donne creando così un circolo virtuoso di sviluppo.
La cooperativa Giramata è nata nel 2013 dal desiderio delle donne beneficiarie di ritrovarsi e sostenersi a vicenda anche attraverso un conto comune a cui attingere in caso di difficoltà. Grazie al sostegno costante dei referenti locali hanno deciso di diventare una cooperativa avviando alcune attività generatrici di reddito come la produzione di quadri artigianali chiamati Imigongo e la coltivazione di ananas. Attualmente la cooperativa, che ha preso il nome Abizeranye, è composta da 22 donne che si impegnano anche nel sostenere le persone più deboli della comunità pagando l’assicurazione sanitaria alle famiglie indigenti e distribuendo il latte prodotto per contrastare la malnutrizione dei bambini.
In Rwanda una mucca o 3 caprette possono rappresentare per una madre in difficoltà un’opportunità per ricominciare una vita dignitosa, poter sostenere la propria famiglia e riscoprire fiducia nelle proprie capacità. Aiutaci ad estendere il progetto One Cow ad altre donne pronte ad impegnarsi nell’attività di allevamento.