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ImprenditoriaProgetto Rwanda

Partendo dalle donne e dai giovani per sviluppare un’intera comunità
  • LuogoDistretto di Bugesera, Rwanda
  • PartnerRwanda Agriculture Board, Bugesera District
  • Beneficiari8.000 famiglie delle comunità di Rilima, Shyara, Nyarugenge
  • Durata2013 – in corso
  • Budget907.000€

Il contesto

Fondazione Marcegaglia lavora dal 2013 in Rwanda nel distretto di Bugesera, provincia est del Rwanda dove la popolazione deve spesso confrontarsi con il problema della siccità e delle conseguenti carestie e dove molte donne, rimaste vedove a causa del genocidio, devono sostenere da sole intere famiglie. In questo contesto Fondazione Marcegaglia ha deciso di lavorare direttamente, grazie alla presenza alcuni referenti ruandesi responsabili della gestione del progetto in loco, e in stretta collaborazione con le istituzioni locali come il Rwanda Agriculture Board e il Distretto di Bugesera. L’idea è stata quella di inserirsi in programmi governativi preesistenti che potessero avere un reale impatto sulla popolazione senza imporre interventi calati dall’esterno.

Il progetto One Cow e Three Goats

Il primo passo è stato quello di abbracciare un programma governativo illuminato “One cow per poor family” (una mucca per ogni famiglia indigente) pensato per sostenere la fascia più vulnerabile della popolazione promuovendo un’attività economica tradizionale: l’allevamento. Vista la validità di questo programma, nel 2013 Fondazione Marcegaglia ha deciso di metterlo in atto in una delle zone più povere del paese, il distretto di Bugesera e in particolare nel villaggio di Rilima. L’intento della Fondazione è stato però quello di rendere l’intervento più efficace sul lungo periodo selezionando tra tutti i destinatari possibili le donne, per la loro affidabilità e propensione imprenditoriale, e affiancando alla donazione di una mucca gravida altri interventi collaterali come una solida formazione, l’accompagnamento del veterinario, la donazione anche di capre e l’avvio di orti domestici.

Alle prime 20 beneficiarie del progetto “One Cow” si sono subito affiancate altre 50 donne con il progetto “Three Goats” che prevedeva la donazione di 3 capre alle beneficiarie che non avessero terreno sufficiente per tenere la mucca. L’effetto positivo del progetto è stato evidente già dopo alcuni mesi: grazie al latte prodotto le donne hanno migliorato l’alimentazione delle loro famiglie e avviato una piccola attività generatrice di reddito per poter pagare l’assicurazione sanitaria, mandare i bambini a scuola e vivere dignitosamente. Dal 2013 al 2020 sono entrate nel progetto 488 famiglie, ma questo numero è in continua evoluzione perché i vitellini nati vengono ceduti ad altre donne creando così un circolo virtuoso di sviluppo.

Alcune delle donne beneficiarie si sono inoltre riunite in una cooperativa non solo per ritrovarsi e sostenersi a vicenda ma anche per avviare anche altre attività generatrici di reddito come la produzione di quadri artigianali e attività agricole. Attualmente la cooperativa Abizeranye, è composta da 22 donne che si impegnano anche nel sostenere le persone più deboli della comunità pagando l’assicurazione sanitaria alle famiglie indigenti e distribuendo il latte prodotto per contrastare la malnutrizione dei bambini.

Altri interventi per la comunità

Il successo del progetto One Cow nell’attivare le capacità imprenditoriali delle donne è stato negli anni possibile e nello stesso tempo potenziato da altri interventi di presa in carico a tutto tondo della comunità di Rilima con un approccio integrato e olistico che ha permesso di raggiungere considerevoli traguardi di sviluppo e di raggiungimento dei Sustainable Development Goals.

Il nuovo Centro per lo sviluppo della prima Infanzia (Early Childhood Development Center) risponde a una esigenza sentita da parte delle donne della comunità di Rilima, ma al tempo stesso si inserisce in un modello promosso dal governo e già implementato e testato in altri contesti. Il Centro, costruito nel 2019 e operativo da gennaio 2020 risponde all’esigenza di un luogo dove accogliere e accudire i bambini della fascia prescolare che non hanno attualmente un luogo di cura dedicato soprattutto quando le madri lavorano. Il centro garantisce uno sviluppo intellettivo, sociale, fisico adeguato del bambino, promuovendo al tempo stesso la formazione delle madri perché possano continuare a casa a garantire una corretta alimentazione e cura sanitaria. Attualmente vengono accolti ogni giorno 120 bambini tra i 3 e i 6 anni provenienti da nuclei famigliari disagiati o monogenitoriali. Lo staff del centro è costituito da 3 educatrici professionali, un custode e una cuoca. Il programma di lotta alla malnutrizione è integrato alle attività del centro con un approccio preventivo basato sull’educazione alimentare delle madri. Le mamme infatti ricevono formazione su come preparare i cibi e fanno pratica nella cucina del centro, ricevono poi animali da cortile, sementi, funghi, gli strumenti per realizzare un orto perché possano mettere in pratica la formazione ricevuta e migliorare l’alimentazione dei loro bambini e di tutta la famiglia. Fondazione Marcegaglia è impegnata inoltre nel sostegno degli altri ECD del territorio di Bugesera con la fornitura di cibo, materiale didattico e con un supporto per la realizzazione di interventi strutturali per garantire la sicurezza delle classi.

La formazione dei giovani e soprattutto delle ragazze è sempre stata al centro dell’azione di Fondazione Marcegaglia, per garantire alle nuove generazioni gli strumenti per essere promotori e artefici di sviluppo economico e sociale nelle loro comunità. Grazie ai progetti “Girls Scolarship” e “TVET Scolarship” dal 2017 al 2020 sono stati sostenuti 173 giovani meritevoli che hanno intrapreso corsi annuali professionalizzanti per diventare: cuochi, sarte, meccanici, tecnici informatici, parrucchieri. 8 ragazze invece hanno intrapreso un percorso biennale in Hospitality Management presso l’Akilha Institute di Kigali diplomandosi a ottobre 2019. Nel 2020 è stato inaugurata inoltre la Sartoria Didattica a Rilima dove le ragazze possono apprendere il mestiere e avviare la loro attività.

Al fine di diversificare il reddito familiare che si basa principalmente sulla piccola agricoltura e lo sfruttamento del territorio, sono state finanziate con il programma di Microcredito iniziative di piccole attività di commercio e alcune cooperative che hanno presentato i loro progetti ai comitati locali opportunamente costituiti a Rilima, Shyara e Nyarugenge. Dal 2018 al 2020 sono state sostenute 200 nuove piccole imprese che permettono ad altrettante famiglie l’indipendenza economica.

“School feeding programme” è un intervento sostenuto da Fondazione Marcegaglia dal 2015 all’interno di 4 scuole del distretto di Bugesera (Rilima, Kamabuye, Katarara, Nyabagendwa). I bambini e i ragazzi frequentano la scuola sia al mattino che al pomeriggio e, non potendo rientrare a casa, spesso troppo lontana, devono pagare un contributo per il pranzo costituito da un piatto di riso e fagioli. Purtroppo alcune famiglie non si possono permettere questa spesa ogni mese e così i figli rischiano di essere esclusi dalla classe e non proseguire negli studi. La Fondazione interviene a sostegno di oltre 800 studenti provenienti dalle famiglie più indigenti garantendo un pasto caldo ogni giorno.

“Malnutrition Free” è il programma di lotta alla malnutrizione infantile al quale la Fondazione ha aderito dal 2019 attraverso i Village Kitchen. Sono oltre 1.400 i bambini che sono stati monitorati per la presenza di sintomi di malnutrizione. Nei casi più lievi si è provveduto alla distribuzione settimanale di pacchi alimentari contenenti porridge, uova e latte, i casi più gravi invece sono stati ricoverati nella clinica della Fondazione Gasore.

Il sostegno alimentare soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, è una priorità. Il progetto “One Cow” è stato infatti affiancato a partire dal 2016 con il progetto “Fruit Trees”, la costruzione di un vivaio di piante da frutto che permette di distribuire  ogni anno circa 5.000 piantine che 2.500 famiglie hanno piantato nei loro terreni per far crescere frutta e ortaggi e alleviare le carenze alimentari di cui soffrono.

L’acqua è un bene prezioso per la comunità di Rilima soprattutto nella stagione secca e spesso donne e bambini mettono a rischio la propria incolumità per raccoglierla dal lago, popolato da coccodrilli. Attraverso questo intervento nel 2014 sono state distribuite cisterne per la raccolta dell’acqua piovana alle prime 20 beneficiarie del progetto One Cow. Nel 2016-2017 inoltre sono state installate cisterne comunitarie in cemento per la raccolta e distribuzione di acqua, che rispondono al fabbisogno di buona parte degli abitanti. Dal 2018 ogni anno vengono fornite pompe per irrigare i campi alle cooperative agricole.

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